Praticare la cyclette, è come fare surf in una Jacuzzi.
Campi Bisenzio – Trieste. più di 500 km. è proprio vero…tra il dire ed il fare c’è di mezzo…”e il”.
e questo “e il” l’abbiamo riempito di momenti sorrisi emozioni. potremmo provare a raccontarle, ma sarebbe inutile…come si raccontano la fatica di una salita, il vento in faccia, l’odore del mare, i colori di una città, il verde dei prati, gli sguardi delle persone?
ed anche a raccontarli i momenti che abbiamo vissuto insieme non renderebbero neppure una vaga idea di quello che possa aver significato viverli. ci sono stati molti momenti belli ed è facile viverli, alcune tensioni (e menomale che ci sono state) ma “stare insieme” vuol dire anche affrontarle e superarle. momenti nei quali ognuno di noi si è fatto da parte perché nessuno è un’isola ed abbiamo capito che facendo un passo più là ci sarebbe stato spazio per tutti.
ecco il mio elenco
- la pedalata lucida della Claudia, mai fuori posto, calma tranquilla e decisa.
- la pedalata “egocentrica” di Giovanni, di quel sano egocentrismo inclusivo, trascinante, propositivo
- la pedalata determinata della Fiorella, sempre lì, sempre presente anche in silenzio.
- la pedalata nuova di Lisiano, la vera scoperta, senza mai mollare.
- la pedalata saggia di Sandro, calmo sereno e determinato, un mix perfetto, quasi come i “miei” fuochi a Trieste.
- la pedalata sportiva di Alberto, un ciclista prestato al Tandem
- la pedalata “di chi ce la fa” di Giovannino, diciamo Giovanni, via ! ormai sei cresciuto !
- la pedalata elegante di Marco, nonostante il sellino sempre presente ! e non soltanto con la bici.
- la pedalata sicura di Silvano, conosce tutti i posti e tutte le strade !
- la pedalata energica della Francesca…non soltanto perché sei arrivata alla fine !